Analysis
Il regolamento generale sulla protezione dei
dati (GDPR), un ampio e
severo quadro giuridico dell'Unione europea (UE) riguardante la
riservatezza dei dati personali, è entrato in vigore il 25 maggio. Pronti o
meno, questo framework trasformerà drasticamente il business di
qualsiasi impresa digitale. L'Associazione internazionale dei professionisti
della privacy (IAPP) prevede che verranno creati almeno 75.000 posti di lavoro dedicati alla privacy, e che le società della classifica
di Fortune Global 500 spenderanno quasi 8 miliardi di dollari per assicurarsi di essere
conformi al GDPR. Ma cosa
significa tutto ciò per le blockchain…
Gli obiettivi
del GDPR sono: creare un framework di gestione dei dati uniforme
all'interno dell'Unione e rafforzare il controllo
esercitabile sull'archiviazione e sull'uso dei propri dati personali. Allo stato adottato nel 2016 e, dopo un periodo di transizione di due anni, è
finalmente entrato in vigore.
Il GDPR
introduce nuovi obblighi procedurali e organizzativi per i "data
processors", categoria nella quale rientrano sia le aziende che gli enti
pubblici, e conferisce maggiori diritti ai "data subjects",
ossia i singoli utenti.
Le
organizzazioni pubbliche e private tendono ad accumulare dati ancor prima
di sapere come li utilizzeranno, creando una sorta di "corsa all'oro"
dove l'obbiettivo sono per i dati personali degli utenti. Il GDPR va contro questa
abitudine, specificando che i data processor non dovrebbero raccogliere dati se
non quelli strettamente necessari alla loro interazione immediata con i
consumatori. In effetti, la raccolta dei dati dovrebbe essere "adeguata,
pertinente e limitata al minimo necessario in relazione agli scopi per i quali
sono trattati" (art. 39 del GDPR).
Oltre a stabilire
cosa sia permesso o meno, il GDPR specifica anche le linee guida organizzative che i data processor dovranno
adottare da ora in poi. Ad esempio, la loro architettura tecnologica dovrà
cancellare i dati dei consumatori dopo averli utilizzati ("privacy by
design").
Inoltre,
qualsiasi entità considerata come "data nexus" dovrà dotarsi della nuova figur
del Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) che si occuperà d
garantire la conformità con il GDPR. Il RPD avrà l'obbligo
legale allertare l'autorità di vigilanza ogniqualvolta si presenta un
rischio per la privacy dei data subject (art. 33).
I data subject,
d'altro canto, sapranno in che modo vengono archiviati e trattati i loro
dati personali (art. 15). Ad esempio, avranno il diritto di chiedere una copia
delle informazioni detenute dalla società . Inoltre, i data processor
devono comunicare ai data subject tutti i dettagli sul processo
d'acquisizione e di trattamento e/o condivisione dei loro dati.
Oltre ad una
totale trasparenza, il GDPR offre ai cittadini un maggiore controllo sul modo
in cui le proprie informazioni vengono utilizzate. L'articolo 17 elenca le
condizioni in base alle quali i cittadini saranno in grado di richiedere la
cancellazione dei propri dati dai database aziendali, o il cosiddetto
"diritto all'oblio".
Come hanno
puntualizzato Sarah Gordon e Aliya Ram in un articolo del
Financial Times, "in definitiva,
l'impatto del GDPR dipenderà dalla decisione dei cittadini di esercitare
o meno i poteri loro conferiti dalle nuove regole". Quando è¨ stata l'ultima volta che
hai rifiutato i tuo consenso all'informativa sulla privacy di Facebook?
Fenomeno
dalle proporzioni mondiali
Il GDPR
impone sanzioni estremamente elevate alle aziende che non lo rispettano.
Inoltre, la sua portata va ben oltre l'UE.
Per le
aziende, una visita del "revisore dei dati" potrebbe diventare ancora
più¹ temibile di quella dell'ispettore fiscale. Una violazione
intenzionale o ripetuta dei principi stabiliti dal GDPR porterà a una multa fino a 20 mln di euro, o fino al 4
percento del fatturato annuale mondiale, qualunque sia la maggiore delle due. Anziché ©
limitarsi a far affidamento esclusivamente sugli RDP, verranno eseguiti anche
regolari controlli dalle autorità .
Anche se sulla carta, il
GDPR protegge solo i dati all'interno dell'UE, la sua portata , di fatto,
globale. Innanzitutto, i data processor situati al di fuori dei confini UE che
gestiscono le informazioni personali dei residenti dell'Unione dovranno
rispettare il nuovo regolamento.
In secondo
luogo, l'UE ha
legato i flussi di dati ai flussi commerciali: qualsiasi paese che desideri firmare un
accordo commerciale con l'UE dovrà rispettare il GDPR. Negli ultimi dieci anni,
gli Stati Uniti sono diventati un po' la "polizia economica del
mondo", infliggendo
enormi sanzioni agli istituti bancari per non aver rispettato le sue
norme antiriciclaggio. Con il
GDPR, l'UE diventerà il campione mondiale della protezione dei dati?